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Martina Pieralli | Nov 11, 2020 | RISORSE GRATUITE | 0 comments

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Martina Pieralli

Il mio motto di vita?
“Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze.”

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Settembre. Ottobre. Novembre. I mesi più faticos

Settembre. Ottobre. Novembre.
I mesi più faticosi, più pieni, più soddisfacenti.
Settembre dà vita ai nuovi progetti, ottobre li incuba, novembre li vede esplodere.
Facciamo un recap di cosa son stati fino ad ora?
• Ho iniziato ad essere docente di marketing in una scuola privata, realizzando il sogno della me bambina che voleva diventare maestra (prof va bene uguale?)
• Uno dei progetti a cui lavoravo da mesi e a cui tenevo molto, ha avuto un successo incredibile, più di quanto mi aspettassi e io son sempre molto fiduciosa!
• Ho avuto meravigliosi feedback dai clienti, che mi hanno resa molto fiera ed orgogliosa del lavoro svolto insieme
• Ho finalmente riaperto le iscrizioni per il Webinar Instagram per il business e non mi aspettavo tanto interesse, la fiducia che riponete in me mi commuove sempre.
• Ho dedicato del tempo alla prevenzione facendo analisi ed esami che rimandavo da tempo.
• Ho ri-iniziato pilates e finalmente il dolore alla schiena sta diventando un ricordo.
• Ci sono stati compleanni importanti, festeggiamenti, aperitivi, cene in compagnia, colazioni e pranzi con amiche senza figli, riuscendo ad ascoltarsi dedicandosi del tempo.
• Abbiamo pianificato il prossimo grande viaggio; dopo anni finalmente voliamo oltreoceano per coronare un sogno ❄️
Mesi anche di fatica, stanchezza fisica e mentale, responsabilità, paure.
La comfort zone esiste solo perché una volta che tutto diventa familiare e facile, possiamo uscirne nuovamente.
Solo così cresciamo, sfida dopo sfida.
Ecco qua le mie ultime settimane, dove son stata meno presente qui.
Non vi nego che inizialmente lo vivevo come un peso; sapevo di doverci e volerci essere ma non avevo il tempo di farlo.
Poi qualcuno mi ha scritto: “Siamo qui, prenditi il tempo di cui hai bisogno”.
L’ho fatto, perché questo spazio per me è un diario e non voglio diventi mai un peso.
Grazie di esserci.
👉🏼 Tu come stai affrontando questo periodo? Come stai? Ti leggo ❤️

[NON TUTTO È COME SEMBRA] ❤️ Ci sono treni ch

[NON TUTTO È COME SEMBRA] ❤️
Ci sono treni che passano e non ritornano,
persone che incontri una sola volta e mai più,
altre che entrano nella tua vita e la cambiano.
Negli ultimi anni ho vissuto di avventure.
Molte di esse le sognavo da tempo ma sono andate diversamente, sono state più dure.
Ho dato fiducia a persone che all’improvviso mi han lasciato la mano senza spiegazioni.
Ho sperato che alcuni rapporti fiorissero e li ho visti morire.
Ho realizzato che anche ciò che credi sicuro, all’improvviso può non esserlo più.
Le delusioni non sono solo persone che vanno via. Sono anche sogni che devi cambiare, una strada nuova che non pensavi di dover percorrere.
Sono perché senza risposta.
-
Ogni treno che è passato l’ho preso.
Ogni deviazione sulla strada l’ho accettata.
Ogni imprevisto in un’avventura l’ho accolto.
Sono cresciuta,
Sono cambiata,
Ho fatto di delusioni, opportunità.
…e sono felice ❤️

It’s my birthday 🎈 [Leggi tutto, spero di reg

It’s my birthday 🎈
[Leggi tutto, spero di regalarti un’emozione]
Qualche giorno fa sono passata davanti la mia scuola elementare.
C’erano camion e muratori, non so se la stiano ristrutturando o se non sarà più una scuola, di certo non sarà come prima.
Ho ripercorso con la mente quei 5 anni meravigliosi.
Il primo giorno, la migliore amica Sara, l’orto fuori dalla classe, le ore di ricreazione a fare spaccate, quelle di teatro ad impersonare Dorothy.
Ho ripercorso gli anni del club di lettura a cui ero affezionata, l’invenzione della scatola dei ricordi, le recite dove facevo la sirenetta, i canti di natale e le faccine felici che il maestro Antonio lasciava sui compiti svolti per darci un merito.
Ricordo la mia amatissima Maestra Sandra, ha provato a spiegarmi più volte che se anche la Terra gira intorno al Sole, è normale non vedere girare tutto intorno a noi.
Ora mi fa ridere ma per la me bambina, era strano.
Ricordo tutto di quegli anni speciali.
Figlia di una madre che non mi ha fatto mai sentire mancante di nulla e di nessuno, nonostante in quegli anni io abbia visto andare via per sempre mio padre.
Oggi, di anni, ne compio 31.
Vorrei dire a quella bambina con le orecchie a sventola e i calzini con i sandali di andare avanti così.
Disinteressata del parere altrui,
Sicura di sé.
Vorrei dirle che attraverserà momenti spaventosi e lo farà con una naturalezza divina.
Vorrei dirle che si chiederà più volte che strada dover percorrere, e dirle che quando penserà di averla trovata, la cambierà per una migliore.
Vorrei dirle che piangerà amici volati in cielo troppo presto, dirle che molti gli lasceranno la mano, dirle che avrà tante volte paura di perdere qualcuno.
Le direi anche però, che non avrà mai paura di non essere abbastanza, non avrà mai paura di inseguire un sogno e raggiungerà obiettivi che nemmeno pensava esistessero.
E questo anche grazie a quelle persone che sono rimaste al suo fianco.
Le altre le direi semplicemente di lasciarle nei ricordi. Quelli belli nel cuore, quelli brutti in un cassetto di cui buttare la chiave.
Nelle mail mi firmo ancora Martina P.
Mi chiamavano così all’elementari.
Che anni straordinari.

[IL BRUTTO DEI SOCIAL] Questi sono commenti che ho

[IL BRUTTO DEI SOCIAL]
Questi sono commenti che ho letto sotto post e reel di ragazze che seguo.
➡️ [Scorri la foto per leggerli]
• “È stata stuprata” - SI MA ERA VESTITA PROVOCANTE
• “Sono una madre e sono stanca” - SI MA NON TI HA ORDINATO IL MEDICO DI FARE FIGLI
• Sono esposta sui social QUINDI DEVO ACCETTARE LE CRITICHE.
Ma chi lo dice?
Viviamo in una società dove professiamo la libertà e uguaglianza, dove inneggiamo ad un uso corretto della forza e della parola e poi ci nascondiamo dietro ad uno schermo per dare opinioni non richieste in modo improprio.
Non sono critiche.
Sono offese. Sono giudizi.
Sono sicura che chi ha scritto GRASSA o BRUTTINA, avesse qualche difetto, come tutti.
Sono sicura che chi ha insultato chi partiva per un viaggio, un aereo lo abbia preso in vita sua.
E vi assicuro che se a qualcuno non interessano alcuni contenuti, può saltarli, non c’è alcun obbligo di restare su un post.
Trovo assurdo che nel 2023 ci siano persone così frustrate da lasciare commenti del genere, ma trovo spaventoso che ci sia chi li GIUSTIFICA.
Abusiamo di una libertà di parola che dovremmo sfruttare in tutt’altro modo.
Io oggi decido di sfruttarla così:
Non sono critiche.
Sono offese. Sono giudizi.
Iniziamo a chiamarle con il loro nome.

[ HO CAPITO LA VERITÀ ] Ho incolpato le ferie, ma

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