Vi ho parlato di questa capitale olimpica, della sua bellezza e delle attività oltre che luoghi di interesse da non perdervi, in questo articolo “Viaggiare in Europa, scopriamo la Svizzera” dove ho citato le olimpiadi ed il famoso Museo Olimpico della splendida città di Losanna, cuore culturale e artistico del cantone di Vaud.
Oggi voglio scendere più nel dettaglio di questo luogo che mi ha permesso di guardare le olimpiadi con occhi nuovi.
Olimpiadi | Il Museo Olimpico di Losanna
Il Museo Olimpico risiede a Losanna come anche il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) che si stabilì in città nel 1914. Il museo ti accompagna in un viaggio attraverso la diversità e la ricchezza delle Olimpiadi. Non è un museo qualsiasi, è un concetto che abbraccia le collezioni olimpiche, l’impegno, la dedizione, il sogno.
Questo Museo ti accompagna nella storia, nella cultura, ti mostra le epoche, la tecnologia, ti svela i retroscena che appartengono all’olimpismo inteso non solo come sport, ma come idea.
Camminerai tra le fiaccole olimpiche che hanno segnato la storia, atleti di ogni nazione, ripercorrerai ogni olimpiade attraverso video emozionanti, e ti divertirai anche nell’area dedicata a degli esercizi con cui potrai metterti alla prova.
Mostra per il centenario dall’inizio delle Olimpiadi
Per celebrare il 100esimo anniversario dei Giochi Olimpici di Anversa 1920, presso il Museo fino alla fine del 2020 troverete la mostra temporanea “ANVERSA 1920-2020: solidale, uniti sotto la stessa bandiera”.
Un secolo fa, i Giochi di Anversa furono i primi ad essere organizzati dopo la prima guerra mondiale. Dovevano cominciare a Berlino nel 1916 ma furono cancellati a causa della pandemia di influenza spagnola. Nel 1920 i Giochi di Anversa videro anche la prima apparizione dei rituali che avrebbero continuato a esprimere i valori olimpici: forti messaggi di speranza in un mondo fragile.
Oggi, la pandemia COVID-19 ha costretto i Giochi di Tokyo 2020 ad essere posticipati e ha messo in discussione gran parte del nostro stile di vita moderno. Le somiglianze tra questi due periodi hanno quindi portato il team del Museo ad approfondire gli archivi! La mostra è gratuita.