“L’Epifania tutte le feste porta via”
Personalmente la considero una tradizione popolare e folcloristica,
più che una vera festività religiosa, ma sarà divertente e perché no (?) interessante,
scoprire l’Epifania nel mondo e tutte le usanze legate a questo giorno!
Di origine cristiana, l’ Epifania in ITALIA è una festività anche agli effetti civili.
Scuole chiuse e uffici vuoti, il 6 gennaio italiano si trascorre nell’attesa della Befana, una vecchietta brutta, trasandata e con il naso adunco. Tradizione vuole che si appenda una calza vuota vicino al camino o ad una finestra della propria abitazione, perché l’indomani la si trovi piena di dolcetti dopo il passaggio della simpatica vecchietta!
Per gli SPAGNOLI, MESSICANI e CUBANI, è dai Re Magi che arrivano i regali !
Secondo l’usanza ispanica, la sera del 5 gennaio i più piccoli lasciano un bicchiere d’acqua dietro la porta per dissetare i cammelli dopo il lungo cammino, e affianco le loro scarpine dove il mattino dopo troveranno i regali.
I protagonisti dell’Epifania in Romania e in Ungheria, sono i bambini!
Mentre i preti passano di casa in casa per dare la loro benedizione, i più piccoli fanno lo stesso per raccontare storie e favole in cambio di qualche moneta.
Nei Paesi in cui questa festività non è riconosciuta agli effetti civili, viene spostata alla domenica tra il 2 e l’8 gennaio.
Capita così in Francia, dove l’usanza è che si prepari un dolce dentro al quale viene inserita una fava. E chi la trova ? Sarà Re o Regina per l’intera giornata !
Nel sud si usa preparare una deliziosa briosh a forma di corona con frutta candita e zucchero, mentre nel nord si prepara la “Galette de Rois”;
Quest’ultima, un tempo la si tagliava a fette a seconda del numero degli invitati, lasciandone una fettina per il primo mendicante che si presentava alla porta , motivo per il quale questa fetta veniva chiamata la “parte del povero”.
In Germania i bambini travestiti da Re Magi, bussano alle porte per raccogliere offerte e per ringraziare della generosità, cantano inni religiosi in coro.
La consuetudine più caratteristica ce l’ha l’ Islanda, dove il 6 gennaio è chiamato “il tredicesimo”.
Dall’ 11 dicembre in poi, per ogni sera arrivano ben tredici “Babbo Natale” che dal 25 Dicembre e a seguire, uno ad uno, se ne vanno.
La notte del 6 gennaio, la tredicesima dopo il Natale, ecco l’ultimo Santa Claus, il tredicesimo, andare via chiudendo il periodo delle feste.
È con il rumore dei fuochi artificiali che termina questa serata dall’atmosfera magica.
L’Epifania viene celebrata dodici giorni dopo il Natale, ossia il 6 gennaio per le chiese occidentali che seguono il calendario gregoriano, e il 19 gennaio per quelle orientali che seguono il calendario giuliano.
È il caso della Russia.
Secondo gli ortodossi, Natale è il 7 gennaio e i doni vengono portati da Padre Gelo e dalla sua aiutante Babushka, per alcuni una vecchietta simpatica, per altri la graziosa nipote.
L’Epifania quindi, si festeggia il 19 gennaio ed è caratterizzata dall’usanza di fare il bagno nell’acqua gelata come a ricordare il battesimo di Gesù.
Il Timkat invece, è l’Epifania copta, la più importante festa ortodossa in Etiopia, in cui si celebra il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, ed ogni gennaio coinvolge moltissime persone.
In Australia e in America invece, non conoscono affatto questa festività! Se chiedessimo qualcosa in proposito, probabilmente risponderebbero … ” What?! ”
Ti è piaciuto questo articolo alla scoperta dell’ epifania nel mondo?