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Capitale europea della cultura: scopriamo cosa vedere a Matera

Se conoscerete i Materani vi accorgerete subito di quanto siano attaccati alla loro terra.
Non è semplice affetto per la città che li ha fatti nascere, loro ne sono davvero innamorati!
E una volta che la vedrai riuscirai a capirne il motivo; te ne innamorerai anche tu.

Cosa vedere a Matera : Un pezzo di storia

Sorta 10.000 anni fa, Matera è la terza città più antica del mondo dopo Aleppo e Gerico. Quando vi parlavo dei Calanchi di Matera (puoi leggere l’articolo su “cosa fare in Basilicata” QUI) vi ho parlato dell’opera di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”.
In poche righe di questa autobiografia Levi racconta uno scorcio di Matera paragonando l’ammasso di case grotta sovraffollate in cui persone e animali condividevano gli stessi spazi, alla rappresentazione Dantesca dell’Inferno.
Per i sociologi ed intellettuali dell’epoca fu oggetto di critica e sdegno che portò Matera ad essere considerata il simbolo dell’arretratezza del sud d’Italia e della “civiltà contadina”.
Fu così che Alcide de Gasperi la soprannominò “infamia nazionale” e “vergogna d’Italia” Palmiro Togliatti.

Oggi Matera sta vivendo il suo momento migliore, turisti che la apprezzano, la ammirano e che ogni anno la prendono d’assalto; scelta da molti registi come set per i propri film, da Pasolini che vi ambientò “Il Vangelo secondo Matteo” a Mel Gibson che vi ha girato “La passione di Cristo”; eletta capitale della cultura europea 2019 , patrimonio mondiale dell’UNESCO, nessuno dopo averla vista penserebbe mai che “infamia nazionale” sia mai stato un soprannome appropriato da darle.

Cosa vedere a Matera : Piazza Vittorio Veneto

Eccoci nel salotto di Matera, piazza Vittorio Veneto è la piazza centrale della città su cui affacciano il Palazzo dell’Annunziata, ex convento e oggi sede della biblioteca comunale, il Palazzo della Prefettura, la Chiesa dei Cavalieri di Malta e la Chiesa di San Domenico. Il Palombaro Lungo, la seconda cisterna d’acqua più grande d’Europa. Si trova sotto piazza Vittorio Veneto ed è stata scoperta solo nel 1992. L’ingresso costa 3€ ma attenzione, la visita della cisterna è su orari pre stabiliti e il tour guidato dura 2o minuti ca. Essendo Matera lontana mare, fiumi e laghi, la primaria necessità è sempre stata quella di raccogliere acqua e questa fu una delle soluzioni adottate.
Immersi nel profumo dei forni a legna che sfornano focacce a qualsiasi ora del giorno, tavolini all’aperto e senso di estate…Matera da il suo meglio quando il sole è alto e le temperature sono miti.

Da questa piazza potrete cominciare a passeggiare tra negozi e negozietti, focaccerie e bar per un po’ di shopping.

Cosa vedere a Matera : Piazza Duomo e Cattedrale di Maria SS. Della Bruna

Cattedrale di Maria SS. della Bruna in piazza Duomo

Sasso caveoso e barisano
L’insediamento più antico di Matera, il rione Civita, divide la città in due parti: a nord il Sasso Barisano, la zona più moderna, e a sud il Sasso Caveoso, il vero centro storico con chiese rupestri e case grotta scavate nella roccia di tufo.
Andiamo adesso verso la Civita, una fortezza che si erge su un promontorio circondato dalla splendida Gravina. Già nell’arrivarci sono sicura che vi fermerete a fare foto ad ogni passo! Nel suo punto più alto è arroccata la Cattedrale di Maria SS. della Bruna (protrettrice della città di Matera), edificio in stile romanico-pugliese edificato nel 1270 sulle rovine di precedenti cripte, il cui interno è riccamente decorato in stile Barocco, entrateci perchè non ve ne pentirete!

Cosa vedere a Matera

Se capitate il 2 Luglio a Matera, la festa della Bruna ogni anno è attesa da tutti i materani (e non solo) , in uno spettacolo unico di folclore e festa!

cosa vedere a Matera

Luci per la festa della Bruna

Su Piazza del Duomo si affacciano gli eleganti palazzi delle famiglie nobiliari che un tempo abitavano Matera, come Palazzo Gattini (oggi un prestigiosissimo Hotel dove ho avuto il piacere di soggiornare, INCREDIBILE), Palazzo Venusio e Palazzo Malvinni Malvezzi.

Cosa vedere a Matera : Chiesa di Santa Maria di Idris e Chiesa di San Francesco D’assisi

Santa Lucia alle Malve

Santa Lucia alle Malve

Nella parte alta del Monterrone, una grossa rupe calcarea che si erge nel mezzo del Sasso Caveoso, è la Chiesa di Santa Maria di Idris, che raggiungerete attraverso una rampa di scale vicina alla chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve.

Il nome Idris deriva dal greco Odigitria, colei che mostra la via, oppure dall’acqua che sgorgava da quella roccia.
E’ visibile da ogni parte della città, forse la chiesa rupestre più suggestiva della città.
Dall’alto potrete rimanere incantati alla vista di tutto il Sasso Caveoso e della Murgia.
Adesso perdetevi letteralmente nelle stradine e viottoli della città; Matera è ancora più bella se visitata senza meta ma con la sola voglia di scoprire ad ogni passo uno scorcio stupendo o un panorama mozzafiato.

Probabilmente in questa passeggiata vi ritroverete facilmente in Piazza San Francesco dove la Chiesa di San Francesco d’Assisi fa da padrona.
L’interno è incredibile ma prima di entrarci, una foto sulla scalinata che conduce alla facciata totalmente barocca, è un Must!

Chiesa di San Francesco D’assisi

Da Piazza San Francesco si raggiunge via Ridola, la via principale dell’area settecentesca della città, all’inizio della quale sorge la Chiesa del Purgatorio.

Cosa vedere a Matera : Palazzo Lanfranchi e il Belvedere

Dalla parte opposta di via Ridola si trova Palazzo Lanfranchi, oggi sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, costruito nel Seicentesco per ospitare il Seminario diocesano, e che fino agli anni ’50 è stato utilizzato come liceo in cui ha insegnato anche Giovanni Pascoli, che dà il nome alla piazzetta.Cosa vedere a Matera
Non vi potete sbagliare; il belvedere comincia dove la folla di turisti ogni giorno dell’anno assediano l’area per scattare foto che da ogni angolo sono stupende. Giorno o notte non importa, il belvedere da questo affaccio è suggestivo, sempre.

Cosa vedere a Matera : Come si viveva in una casa – Grotta

Casa-Grotta di Vico Solitario
Visitando questa casa grotta (non è l’unica in città) vi renderete conto attraverso la ricostruzione veritiera di un’antica abitazione, com’era la vita nella case di un tempo e di cosa era composta la loro quotidianità tra i sassi materani. Il biglietto costa 3€ e una guida vi darà ogni spiegazione sul mobilio, attrezzi ed usanze dell’epoca.

Cosa vedere a Matera : Parco della Murgia

Ecco, ora ci serve di nuovo la macchina. L’avevamo noleggiata con RentalCars.com prima di arrivare a Matera facendo il giro della Basilicata On The Road! Te lo sei perso? Tranquillo ecco il link dove poter leggere cosa fare in Basilicata, QUI.
Per chi invece fosse arrivato a Matera e avesse tempo solo per visitare questa città e non tutta la regione, allora su RentalCars.com noleggiate una macchina perchè quello che ci aspetta oggi è il Parco della Murgia e non dovete assolutamente perdervelo!Parco della Murgia Materana

Come molti di voi sanno io e Gianluca si siamo sposati proprio in Basilicata e le foto migliori del nostro matrimonio sono state scattate a Matera, proprio qui!
A circa 3km dalla città, proprio nella collina di fronte ai sassi divisa dal fiume Gravina, vi ritroverete nel Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, più conosciuto come Parco della Murgia materana, che raccoglie oltre 150 chiese rupestri e insediamenti neolitici. L’altopiano è tutto un susseguirsi di anfratti rocciosi e chiese una più affascinante dell’altra, l’area è arida e selvaggia ma a qualsiasi ora del giorno regala un panorama mozzafiato dei Sassi di Matera.
Un Consiglio? Al Tramonto è ancora più bello.Cosa vedere a Matera

Cosa vedere a Matera : piatti tipici

Matera e il cibo sono un connubio più che perfetto.
Anche per i celiaci ci sono diverse focaccerie e ristoranti dove servono tutto senza glutine! (Girotondo di pizza, per citare una focacceria da asporto valida!)

I cibi e piatti più famosi di Matera che non potete non mangiare sono:
Pane di Matera : Da secoli il pane è considerato sacro a Matera. Fatto con semola di grano duro e un lievito madre ricavato dalla macerazione di fichi e uva, la sua forma a cornetto (ma esiste anche la forma detta a pane alto) ricorda la Murgia materana, sede da secoli di grandi coltivazioni di grano. Lo si mangia solo condito con olio e sale oppure lo si usa per preparare piatti della tradizione locale.

Peperoni cruschi di Senise : ve ne ho parlato nell’articolo dove vi raccontavo la Basilicata on The Road (clicca QUI). Coltivati nella zona intorno Senise, in provincia di Potenza, sono conosciuti anche come “zafaran”(zafferano) a testimonianza del ruolo centrale nella cultura gastronomica del posto. La parola crusco, in dialetto, significa croccante; sono utilizzati nella preparazione di uno dei miei piatti preferiti, ridotti in polvere per condire in particolare la pasta.

Strascinati : Condivisi con la Puglia, gli strascinati sono un tipico formato di pasta fresca, fatta a mano, con una tecnica che consiste nel “trascinarli” su un ampio piano in legno con le dita della mano. Nella versione lucana gli strascinati vengono realizzati utilizzando tre, quattro o addirittura otto dita, cosa che li rende molto più grandi rispetto alla versione pugliese; sono ideali per raccogliere sugo o condimenti della pasta.

Crapiata : La crapiata è un’antica ricetta materana, che affonda le sue origini nel periodo della conquista romana. È fatta con un mix di legumi e cereali – lenticchie, fave, grano, cicerchie e così via, il tutto cotto nella stessa pentola con acqua e sale: praticamente una zuppa a km 0 , che permette di gustare tutti i prodotti coltivati nella zona.

Lucanica : L’origine di questa salsiccia è contesa tra i milanesi e i lucani secondo cui il nome deriverebbe dalle schiave lucane che avrebbero introdotto questa gustosa salsiccia negli ambienti romani. A prescindere dalla reale origine di questo gustoso piatto, la salsiccia di maiale è uno dei prodotti più importanti in Basilicata. Fatta dalla spalla del maiale allevato allo stato brado, macinata a grana grossa a punta di coltello, poi condita con il finocchietto selvatico, insaccato in un budello naturale e messo a stagionare. Vi leccherete i baffi!

 

Potrei parlarvi di Matera ancora e ancora senza mai stancarmi, ma stancherei voi 🙂

Chi di voi ci è già stato ?

Martina Pieralli

Martina Pieralli

Writer, Blogger, Podcaster e Social Media Strategist.

Multipotenziale dalla nascita trovo la mia strada sul web, la mia passione insieme a viaggiare. Qualcos’altro su di me? Vieni su Instagram, mi racconto day by day.